U.S. Green Building Council (USGBC):

LEED 2009
Sono passati 10 anni dalla prima versione LEED (1999) che da questo momento verrà aggiornata ogni due anni. Da qualche tempo l’industria della costruzione sostenibile aveva chiesto qualche modifica. Una delle critiche alla Versione 2 è stata l’iniquità dell’attribuzione di un punto solo alla ‘strategia’.
Per esempio, il risanamento di un’area dismessa richiede un impegno e una quantità di risorse di gran lunga superiore a quello necessario all’installazione di  una moquette a bassa emissione, ma tutte e due, secondo l’attuale sistema di valutazione, otterranno un punto. Nella Versione 3, denominata LEED 2009, i crediti vengono pesati per riflettere una serie di priorità che riguardano l’ambiente e la salute.
Riconoscere che l’energia consumata negli edifici è una causa principale del cambiamento climatico globale ha cambiato le ‘regole del gioco’. Nonostante la possibilità per il gruppo progettista di scegliere tra le categorie del menu del sistema LEED, sia una delle ragioni per cui è stato immediatamente adottato nel mercato, è cresciuta la pressione all’interno dell’USGBC affinché il LEED ponesse una maggiore enfasi sull’energia e il cambiamento climatico.
Per esempio, la versione corrente del LEED consente al progetto di ottenere la certificazione d’oro con risparmi energetici minimi, rispetto a un edificio ‘non-LEED’.
Sono stati richiesti alcuni miglioramenti che incoraggino e premino la conservazione del patrimonio storico, l’equità sociale e la corrispondenza del progetto al contesto regionale, a cui  il sistema dei punti esistente non dedica sufficiente attenzione.  

L’essenza del sistema basato sul menu non cambia con il LEED 2009. Quello che cambia è una valutazione dei punti basata su una serie di  aspetti che meritano una alta priorità e che riguardano la salute dell’uomo e dell’ambiente, quali l’esaurimento delle risorse, il consumo dell’acqua e la qualità dell’aria nell’ambiente interno. I due principali temi che sono emersi durante la verifica dell’USGBC dell’analisi dell’intero ciclo di vita degli edifici, sono il cambiamento climatico l’efficienza energetica.
Per questa revisione aumenteranno i punti disponibili. Per il LEED-NC, ad esempio, il punteggio massimo aumenta di 10 punti rispetto ai 69 attualmente ottenibili.
Confrontando il LEED-NC con la versione esistente, l’efficienza idrica contribuirà per il 10% dei punti invece del 7%, l’efficienza energetica  per il 35% invece del 25% e quella dei trasporti del 17% invece del 7%.
Per i progettisti dell’edificio sostenibile, l’impatto di questi cambiamenti  comincerà a rivelarsi -una volta che i progetti cominceranno ad incorporare il LEED 2009-  verso la metà del secolo in corso.

A parte i benefici per l’ambiente e per la salute che deriveranno dall’aggiornamento, ci sarà un grande  cambiamento che interesserà i proprietari degli edifici come pure chi paga le tasse. Gli edifici energeticamente efficienti –nel lungo termine-procureranno benefici finanziari ai proprietari e i progetti LEED dovranno includere un maggior numero di misure per l’efficienza energetica per ottenere quel livello di certificazione a cui aspirano i progettisti.
Ci aspettiamo che questo stesso beneficio renderà più facile, per i progettisti, vendere i progetti LEED ai committenti incerti, particolarmente in questo difficile clima economico. In generale, il contenuto dei crediti non è cambiato molto nel LEED 2009. Il livello base per l’efficienza idrica -del 20% nella vecchia versione- è un requisito preliminare molto sensato. La maggior parte dei progetti raggiunge facilmente il 20% di risparmio idrico senza costi addizionali per il progetto, per mezzo di impianti  e dispositivi a basso flusso. Oggi i progettisti possono essere premiati per essere andati oltre un risparmio del 30 e 40%.

Oltre il LEED 2009
Quindi, per mezzo di questi  soli piccoli cambiamenti nell’attuale contenuto dei crediti, le preoccupazioni sul LEED sono state affrontate in modo sufficiente?
Una delle critiche è stata che il LEED non affronta in modo adeguato la diversità regionale. Gli aspetti dell’umidità e del raffreddamento naturale, ad esempio, si presentano in modo differente nei diversi climi. LEED 2009 un passo avanti in questo senso. Quattro nuovi punti corrisponderanno agli aspetti regionali.
LEED V3 farà qualche ulteriore  passo che dovrebbe incoraggiare la conservazione del patrimonio storico, attraverso  l’attribuzione di ulteriori punti per la localizzazione degli edifici nelle comunità ad alta densità.
Un altro cambiamento significativo che potrà incoraggiare  il ri-uso degli edifici esistenti è un nuovo Alternate Compliance Path  denominato “Life Cycle Assessment for Building Assemblies’ che può essere adottato per determinare i crediti per i materiali e le risorse di un progetto. Questa prestazione basata su un nuovo processo, adotta un calcolatore di crediti relativi alla stima del ciclo vitale-  disponibile  ad essere testato dai  progettisti –che tiene conto dell’energia incorporata e dell’arco di vita dei materiali degli edifici esistenti.

Questo  sembra un passo che  si avvicina  a un sistema basato sulla performance e si allontana dal sistema corrente.
La comunità per la costruzione sostenibile vorrebbe anche che il LEED incoraggiasse la costruzione e l’accessibilità di alloggi economici nello stesso modo in cui ha stimolato il mercato dei prodotti e dei materiali sostenibili. I temi di equità sociali non saranno affrontati in questo aggiornamento del LEED, ma si vocifera che questo tipo di cambiamento verrà valutato adesso dall’USGBC affinché sia pronto per la versione LEED 2011.

Il LEED 2009 è un grande passo nella giusta direzione, e costituisce una fase di transizione tra il sistema  esistente e  quello futuro che dovremmo vedere emergere nel 2011. Incorporare l’equità sociale non sarà un compito facile ma senza di essa non ci sarà - la triplice ‘bottom line’ (Economy -Equity- Environment).

testo di:
Amanda Surgeon che vive e opera a Seattle, Washington, è socio anziano della Perkins + Will e co-direttrice della iniziativa nazionale degli architetti per il progetto sostenibile.
traduzione di Franca Bossalino

 

 

 

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