Satish Kumar
A new paradigm
da Resurgence n.268, settembre/ottobre 2011
traduzione di Franca Bossalino

Se il movimento verde vuole essere radicale ed efficace e se vuole abbracciare un nuovo paradigma per il futuro, allora il nostro lavoro deve essere fondato sull’armonia e l’integrità; deve incorporare il benessere spirituale, l’immaginazione artistica, la coesione sociale e il rispetto per tutta la vita. Attraverso l’osservazione e l’analisi, l’esperienza e l’evidenza, la ragione e la logica dei nostri autorevoli scienziati, noi conosciamo la verità dell’armonia e le leggi della Natura come la gravità, Gaia, la relatività e l’evoluzione. Attraverso le parole, i colori o le immagini, la musica, il movimento la poesia e le storie, comunichiamo ed esprimiamo la nostra esperienza dell’armonia universale. E attraverso il rispetto e la moderazione, attraverso la  semplicità e la frugalità, la riflessione e la meditazione, la sintesi e la spiritualità, il dialogo e la filosofia, impariamo a vivere in armonia con l’universo e con noi stessi.
Ma gran parte del movimento ambientalista non ha questo approccio olistico. Limitandosi ad operare con i parametri parziali di un razionalismo secolare di fatti, figure e argomenti pragmatici, il movimento verde non ha avuto alcun impatto sul cambiamento di direzione della politica, dell’economia, dell’accademia e dei media.
La cultura del consumismo e del materialismo continua ad intensificarsi e la prospettiva di un cambiamento reale è molto limitata, se restiamo confinati nella crescita verde, nell’energia rinnovabile e in qualche area della politica. Dobbiamo sviluppare una visione più ampia e configurare un quadro più ampio da presentare al mondo.
Al Tagore Festival, all’inizio di questo anno, Jonathon Porritt ha detto al suo pubblico “Il movimento verde di oggi,  è dipendente da  un razionalismo empirico secolare che ha dimenticato la connessione spirituale esistente tra le persone e il luogo”.
In questo numero, in cui poniamo l’attenzione ai modi positivi per poter abbracciare un futuro nuovo e più incoraggiante- Jonathon esplora ulteriormente questo tema e, nel suo articolo, l’autorevole biologo Colin Tudge, fa la stessa cosa sostenendo con grande energia un ritorno al tempo in cui i grandi scienziati, i grandi pensatori e gli attivisti, e ambientalisti avevano chiaramente capito la compatibilità tra scienza e spiritualità.
Colin Tudge ha ragione. La scienza da sola non è sufficiente; e non lo è nemmeno la spiritualità- da sola. Abbiamo bisogno della scienza per apprezzare il mondo esterno e abbiamo bisogno di un risveglio spirituale per coltivare il mondo interiore. La scienza ci offre i metodi per relazionarci al mondo materiale e la spiritualità ci aiuta a trovare il significato in quel mondo e nella vita. Mentre la scienza ci mostra in che modo, la spiritualità ci mostra perché dobbiamo prenderci cura della terra e di noi stessi e a vivere in armonia con il mondo.
Per di più, al Tagore Festival, lo studioso Iraniano Hossein Ghomshei, ha spiegato cosa significava per lui la parola ‘armonia’. L’armonia è il principio esistenziale dell’universo. La conoscenza dell’armonia universale è la scienza, e la sua espressione è l’arte e la pratica dell’armonia è la religione. Il che significa che non c’è conflitto tra scienza, arte e religione- tutte e tre operano all’interno del contesto dell’armonia universale.
Il Sole è in armonia con la terra e i semi, gli oceani sono in armonia con la terra, le api sono in armonia con i fiori e i cinque elementi si armonizzano e collaborano ‘uno con l’altro’ per mantenere la vita sulla Terra.
Noi siamo tutti connessi.
“La realtà non è una cosa; la realtà è la relazione tra le cose” dice Iain McGilchrist, autore  di The Master and his Emissary. La realtà è reciprocità e mutualità; oscurità e luce, sotto e sopra, destra e sinistra sono complementari. E nelle parole di  E.M.Foster “Tutto quello che dobbiamo fare è ‘soltanto connettere’”.
Pertanto, il passo successivo per il movimento verde è quello di ri-lanciare se stesso dalla piattaforma di una grande visione dell’armonia universale. Altrimenti resteremo una semplice collezione di gruppi di pressione  e di organizzazioni che servono se stesse, indaffarate a cercare fondi più cospicui, più membri e titoli sui media.



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