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RICHARD WILKINSON
Come le disuguaglianze nell’economia fanno male alle società
Trascritto dai VideoTalks di TED, 2011
traduzione di Franca Bossalino
Riconoscerete tutti la verità di quello che sto per dire. Credo che l'intuizione che la disparità crei divisione e sia socialmente corrosiva esistesse già prima della Rivoluzione Francese. Quello che è cambiato è che ora possiamo constatarne la veridicità, possiamo confrontare le società, società più o meno eguali, e vedere cosa produce la disparità. Vi accompagnerò nell'osservazione dei dati e vi spiegherò perché i legami che vi mostrerò sono reali.
Ma prima, guardate che banda di miserabili che siamo. (Risate) Voglio iniziare con un paradosso. Questo mostra l'aspettativa di vita rispetto al reddito nazionale lordo - il grado medio di ricchezza di una nazione. Vedete che i paesi sulla destra, come la Norvegia e gli Stati Uniti, sono due volte più ricchi di Israele, Grecia e Portogallo, a sinistra. E non c'è differenza nell'aspettativa di vita. Niente suggerisce che ci sia una relazione. Ma se guardiamo all'interno delle nostre società, ci sono enormi gradienti sociali nella salute proprio all'interno delle società. Questa, ancora una volta, è l'aspettativa di vita.
Queste sono piccole aree dell'Inghilterra e del Galles - i più poveri sulla destra, i più ricchi a sinistra. C'è molta differenza tra i poveri e tutti gli altri. Anche coloro che sono appena al di sotto del livello massimo hanno una salute meno buona rispetto a chi sta in cima. Significa che il reddito è una cosa molto importante all'interno delle nostre società, e non tra società di paesi diversi. La spiegazione di questo paradosso è che, all'interno delle nostre società, guardiamo al reddito relativo o alla posizione sociale, allo status sociale - a dove ci situiamo in relazione con gli altri e all'entità delle differenze tra di noi. E non appena ve ne siete fatta un'idea, dovreste immediatamente chiedervi: cosa succederebbe se aumentassimo o diminuissimo le differenze tra i redditi?
Ed ecco quello che vi mostrerò. Non sto utilizzando dati ipotetici. Sto usando dati delle Nazioni Unite - sono gli stessi che ha la Banca Mondiale - sull'ampiezza delle differenze di reddito nelle democrazie ricche e con mercati sviluppati. Il parametro che abbiamo usato, facile da capire e scaricabile da Internet, è quanto i redditi della fascia ricca (il 20% più agiato della popolazione) differiscano da quelli dei meno ricchi (il 20% più disagiato). E vedete che nei paesi più equi sulla sinistra - Giappone, Finlandia, Norvegia, Svezia - il 20% più agiato è da 3,5 a 4 volte più ricco del 20% più povero. Ma nei paesi in cui c’è una maggiore disuguaglianza, - Regno Unito, Portogallo, USA, Singapore - le differenze sono due volte superiori. Stando ai dati, nel nostro paese la disuguaglianza è due volte superiore a quella esistente in alcune delle altre democrazie con mercati di successo.
Ora vi mostrerò come ciò influisce sulla nostra società. Abbiamo raccolto i dati sui problemi più comuni nel gradino più basso della scala sociale. Dati confrontabili a livello internazionale su aspettativa di vita, andamento scolastico, tassi di mortalità infantile, tassi di omicidi, di popolazione detenuta, tasso di natalità tra coppie di adolescenti, livello di fiducia, obesità, malattie mentali - che nella normale classificazione diagnostica includono dipendenza da droga e alcool - e dati sulla mobilità sociale. Li mettiamo tutti in un indice. Hanno tutti uguale peso. Ogni paese rappresenta una specie di media dei risultati di tutte queste cose. E qui, li vedete in relazione alla misura della disparità che vi ho appena mostrato, che utilizzerò spesso nella lettura dei dati. Nei paesi con più disuguaglianza i vari problemi sociali sono più gravi. È una correlazione incredibilmente stretta. Ma se guardate lo stesso indice di salute e problemi sociali in relazione al Prodotto Interno Lordo pro capite, al reddito nazionale lordo, lì non c'è niente, non c'è più correlazione.
Eravamo un po' preoccupati che la gente potesse pensare che avessimo scelto problemi adatti al nostro ragionamento e fabbricato le prove, quindi abbiamo anche scritto un articolo sul British Medical Journal sull'indice UNICEF che misura il benessere dei bambini. È costituito da 40 diverse componenti messe insieme da altre persone. Tra queste: se i bambini hanno un dialogo con i genitori, se hanno libri a casa, i tassi di vaccinazione, se c'è bullismo a scuola. C'è dentro tutto. Eccolo qui in relazione alla stesso livello di disuguaglianza. I bambini stanno peggio nelle società in cui c’è più disuguaglianza. Una relazione molto significativa. Ma ancora una volta, se osservate la misura del benessere dei bambini in rapporto al reddito nazionale pro capite, non c'è relazione, niente suggerisce una relazione.
Quello che dicono tutti i dati che vi ho mostrato fino ad ora è la stessa cosa. Il benessere medio delle nostre società non dipende più dal reddito nazionale o dalla crescita economica. Sono molto importanti nei paesi più poveri, ma non nel mondo ricco e sviluppato. Ma le differenze tra di noi e dove siamo posizionati gli uni rispetto agli altri ora hanno molta importanza. Vi mostrerò alcuni punti del nostro indice. Ecco qui, per esempio, la fiducia. È semplicemente la percentuale di popolazione che concorda sul fatto che gli altri sono degni di fiducia. Viene dal World Values Survey. Vedete, sul lato con maggiore disparità, è circa il 15% della popolazione che crede di potere dare fiducia agli altri. Ma nelle società più eque, sale al 60-65%. E se guardate gli indici di coinvolgimento nella vita comunitaria o quelli del capitale sociale, abbiamo relazioni molto simili intimamente legate alla disuguaglianza.
Posso dirlo, abbiamo ripetuto il lavoro due volte. L'abbiamo fatto prima sui paesi ricchi e sviluppati, e poi su un banco di prova separato, l'abbiamo ripetuto su tutti e 50 gli Stati americani - facendoci la stessa domanda: gli stati con maggiori disparità sono risultati peggiori con tutte le misurazioni?
Ecco il grado di fiducia che risulta da una ricerca sociale generale del governo federale in relazione alla disparità. Una diffusione molto simile con livelli di fiducia similari. Succede la stessa cosa. In sostanza abbiamo scoperto che quasi tutto quello che è legato alla fiducia a livello internazionale, è legato alla fiducia anche nei nostri 50 stati su questo banco di prova separato. Non si tratta solo di puro caso.
Questa è la malattia mentale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccolto i dati usando gli stessi questionari diagnostici su campioni casuali di popolazione per consentire il raffronto del tasso di malattie mentali nelle varie società. Questa è la percentuale di popolazione con una qualunque malattia mentale nell'anno precedente. E va dall'8% a tre volte tanto - intere società hanno il triplo di malattie mentali rispetto ad altre. E di nuovo c'è una forte correlazione con l'ineguaglianza.
Questa è la violenza. Questi puntini rossi sono gli stati americani, e i triangoli blu sono le province canadesi. Ma guardate la scala di differenze. Va da 15 omicidi per milione di abitanti fino a 150. Questo è il tasso di popolazione detenuta. C'è una differenza di circa 10 volte, in scala logaritmica di lato. Ma va da circa 40 a 400 persone in prigione. Quella correlazione non è dovuta del tutto a un maggiore tasso criminale. In alcuni posti è solo una parte. Ma la maggior parte è dovuta a sentenze più punitive, sentenze più severe. E le società con maggiori disparità hanno anche maggiore tendenza a mantenere la pena di morte. Qui ci sono i ragazzi che abbandonano il liceo. Ancora una volta, differenze abbastanza grosse. Estremamente dannoso, se parliamo di capitalizzare sul talento della popolazione.
Questa è la mobilità sociale. In realtà è una misura della mobilità basata sul reddito. In sostanza, chiede: i padri ricchi hanno figli ricchi e i padri poveri hanno figli poveri, o non c'è nessun tipo di relazione? E sul lato con maggiore disparità, il reddito dei padri è molto più importante - nel Regno Unito, negli Stati Uniti. E nei paesi scandinavi, il reddito dei padri è molto meno importante. C'è maggiore mobilità sociale. E come ci piace dire - e so che ci sono tanti Americani qui tra il pubblico - se gli Americani vogliono vivere il sogno americano, dovrebbero andare in Danimarca.
Vi ho mostrato alcune cose in corsivo, qui. Avrei potuto mostrarvi altri problemi. Sono tutti problemi che tendono ad essere più comuni nella parte bassa della scala sociale. Ma ci sono infiniti problemi con gradienti sociali che sono peggiori nei paesi con maggiori disuguaglianze - non di poco, ma tra due e 10 volte di più. Pensate alla spesa, al costo umano di una cosa simile.
Vorrei però tornare indietro al grafico che vi ho mostrato prima dove mettiamo tutto insieme per dire un paio di cose importanti. Una è che, grafico dopo grafico, scopriamo che i paesi che stanno peggio, qualunque sia il risultato, sembrano essere quelli con maggiori disuguaglianze, e quelli che stanno bene sembrano essere i paesi nordici e il Giappone. Quindi quello che osserviamo sono disfunzioni sociali generali legate alla disparità. Non sono solo una o due cose che non vanno, è la maggior parte delle cose.
L'altro punto molto importante che voglio sottolineare di questo grafico è che, se guardate in basso, Svezia e Giappone sono paesi molto diversi sotto molti aspetti. La posizione delle donne -cioè quanto rimangono vicine al nucleo familiare, è agli antipodi se consideriamo il mondo ricco e sviluppato. Ma un'altra importante differenza è come arrivano a questa maggiore parità. La Svezia ha grosse differenze in termini di reddito lordo e le riduce attraverso la tassazione, l’assistenza sociale generalizzata, gli ampi benefici e così via. Il Giappone è piuttosto diverso. Parte da differenze del reddito lordo molto inferiori. Ha una tassazione più bassa e un’assistenza più limitata. E nella nostra analisi degli Stati americani, troviamo più o meno lo stesso contrasto. Alcuni Stati se la cavano bene attraverso la ri-distribuzione, perché hanno minori differenze nel reddito lordo. Concludiamo quindi che non importa molto come si arriva a una maggiore equità, purché ci si arrivi in qualche modo.
Non sto parlando di una equità perfetta, sto parlando di quella che esiste nelle ricche democrazie di mercato. Un'altra parte sorprendente di questa immagine è che non sono solo i poveri ad essere colpiti dalle inequità. Sembra ci sia un fondo di verità nella poesia di John Donne "Nessun uomo è un'isola". E in un certo numero di studi, è possibile confrontare come se la cavano le persone in paesi più o meno equi ad ogni livello della gerarchia sociale.
Questo è solo un esempio- si tratta della mortalità infantile. Alcuni Svedesi hanno classificato molte delle morti infantili nel loro paese secondo il sistema britannico di classificazione socioeconomica generale. Quindi si tratta di una classificazione anacronistica basata sull’occupazione del padre, per cui i genitori single non vengono considerati. Poi, quando ci si riferisce a una "bassa classe sociale" si tratta di occupazioni manuali non qualificate. Le occupazioni vanno da quelle manuali qualificate ai primi impieghi, poi i professionisti - dottori, avvocati, direttori di grande aziende.
Vedete che la Svezia sta meglio della Gran Bretagna lungo tutta la gerarchia sociale. Le differenze maggiori si trovano nella parte bassa della società. Ma anche in alto, sembra esserci un piccolo vantaggio nell'avere una società più equa. Lo dimostriamo con cinque diverse serie di dati che coprono i risultati relativi alla formazione e alla salute. E questo sembra essere il quadro generale: una maggiore equità migliora la situazione nella parte bassadella gerarchia sociale, ma dà alcuni benefici anche nella parte alta.
Ma dovrei dirvi qualcosa su quello che sta accadendo. Parlo degli effetti psico-sociali della disparità. Sentimenti di superiorità e inferiorità, nell'essere valorizzati e devalorizzati, rispettati e non rispettati. E naturalmente, questi sentimenti e la competizione che ne risulta influenzano il consumismo nella nostra società. Portano anche ad uno stato di insicurezza. Ci preoccupiamo di più di come ci giudicano e di come ci vedono gli altri, se veniamo considerati attraenti, intelligenti, tutte queste cose. I giudizi sociali aumentano, e anche la paura di questi giudizi.
Curiosamente c'è uno studio parallelo che si sta facendo in psicologia sociale: sono stati analizzati 208 casi diversi in cui dei volontari sono stati invitati a recarsi presso un laboratorio psicologico, ed è stato misurato il loro livello di ormoni dello stress e la loro reazione nello svolgimento di compiti stressanti. Quello che gli analisti erano interessati a vedere era quale tipo di stress facesse aumentare il livello di cortisolo, l'ormone centrale dello stress. Sono arrivati a concludere che la causa fossero le minacce di tipo socio-valutativo associate ai compiti che dovevano svolgere- minacce all'autostima o allo stato sociale. Questi tipi di stress hanno un particolare effetto sulla fisiologia dello stress.
Noi abbiamo ricevuto delle critiche. Certo, ci sono persone a cui non piacciono queste cose ed altre che le trovano sorprendenti. Dovrei comunque dirvi che quando la gente critica il nostro modo di estrapolare i dati, di fatto non siamo noi a fare la scelta. Abbiamo una regola fissa : se la nostra fonte ha dati relativi a uno dei paesi che stiamo osservando, allora li prendiamo. È la nostra fonte di dati che decide se i dati sono affidabili, non siamo noi. Altrimenti introdurremmo dei pregiudizi.
E per quanto riguarda gli altri paesi? Ci sono 200 studi sulla relazione tra salute reddito e disparità nelle riviste accademiche. Non si limitano ai paesi che abbiamo analizzato qui. L’analisi è sempre dello stesso tipo. Stessi problemi uno dopo l’altro, stessi parametri .
Perchè non introdurre altri fattori? Vi ho mostrato come il PIL pro-capite non faccia alcuna differenza. E, naturalmente, altri con strumenti più sofisticati hanno misurato la povertà, l’educazione e via dicendo.
E la causalità? La correlazione in sé non prova che ci sia causalità. Ci abbiamo speso parecchio tempo. E naturalmente, la gente conosce bene i legami causali tra alcuni di questi risultati. Il grande cambiamento nella comprensione dei meccanismi delle malattie croniche nel mondo ricco e sviluppato riguarda la consapevolezza che un forte stress cronico, derivante da ragioni sociali, influenza il sistema immunitario e il sistema cardio-vascolare. O, per esempio, il motivo per cui la violenza sta diventando sempre più comune nelle società con maggiori disuguaglianze è perchè la gente è sensibile al fatto di essere guardata dall’alto in basso.
Debbo dire che per affrontare il problema dobbiamo fare i conti con la post-tassazione e la pre-tassazione. Dobbiamo limitare le entrate, la cultura dei bonus per i dirigenti. Credo che dobbiamo rendere i capi responsabili dei loro impiegati, in qualunquemodo possibile. Credo che il messaggio da portare a casa sia che possiamo migliorare la qualità della vita riducendo le differenze di reddito tra di noi. Ora abbiamo la possibilità di influire sul benessere psico-sociale di intere società, e questa è una cosa emozionante. Grazie
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