Awakening and the Earth Charter in Sri Lanka

A.T. Ariyaratne, 2005
da EARTH CHARTER IN ACTION
traduzione di Franca Bossalino
 
 

Ciascuno di noi è chiamato a utilizzare il suo breve passaggio sulla Terra con saggezza, con la consapevolezza delle impronte che ci lasciamo alle spalle nel nostro viaggio attraverso la vita, e dell’interdipendenza delle cause e degli effetti. Avendo cominciato come insegnante e adesso con la prospettiva di cinquanta anni nel Movimento Sarvoyada, ho capito che i principi della Carta della Terra sono gemme sfaccettate di saggezza.
Come ogni lezione, questi principi debbono essere condivisi nella pratica per avere l’impatto voluto. Infatti è la parola ‘condividere’ che è al centro del sistema di valori che ha animato il Movimento Sarvoyada. E’ la forza che motiva migliaia di villaggi –la rete che connette la conoscenza che ha dato forma a quello che le popolazioni dei villaggi hanno saputo da generazioni.

Sradicare la povertà è l’ imperativo etico, sociale e ambientale di giardinieri, contadini, forestali e studenti che vengono addestrati nei villaggi e nei quartieri.
Sarvoyada produce e distribuisce microrganismi efficaci a ridurre la dipendenza dai pesticidi.
Noi abbiamo sostenuto la produzione della dendro powder e altre forme di biomassa, di compostaggio e riciclaggio e i programmi dei giovani ambientalisti per la pulizia dei laghi e dei corsi d’acqua.

Se si passa più di un’ora in qualunque centro urbano del nostro bel paese, gli effetti negativi dell’urbanizzazione e della commercializzazione, diventano sorprendentemente evidenti. L’inquinamento dell’aria e la dipendenza dalle energie non-rinnovabili limita perfino la nostra capacità di respirare. L’infrastruttura del trasporto richiesta per trasportare enormi quantità di beni di consumo non necessari e artificiali dal porto al villaggio è terribilmente inadeguata.

Dallo spazio si può vedere quest’isola che, un tempo coperta di foreste pluviali e ricca di vita naturale, appare oggi come un patchwork di strade intasate da ingorghi di gente che lascia casa e famiglia per andare al lavoro nelle fabbriche di abbigliamento e di beni per il consumo al dettaglio che sono molto più cari di quanto gli stessi operai possono permettersi.
Il marchio “made in Sri Lanka” sui vostri abiti può essere in sé un beneficio a breve-termine ma una maledizione a lungo-termine.

Sebbene si possa restare paralizzati dalla disperazione di fronte alle attuali tendenze, Sarvoyada e la Carta della Terra hanno le loro radici in un modo di pensare e di agire decisamente differente. Invece di cedere alla violenza della guerra civile, Sarvoyada ha visto che la meditazione di massa in cui sono stati coinvolti due milioni di persone, nei momenti critici ha generato un’ atmosfera travolgente e una disposizione psicosociale alla pace.

I visitatori delle più note prigioni dello Sri Lanka stanno adesso scoprendo che i programmi di meditazione sponsorizzati da Sarvoyada hanno allentato le catene della retribuzione.
I criminali in prigione sono diventati molto meno violenti. I programmi di Sarvoyada relativi ai rapporti tra i generi, ai diritti dei bambini e delle donne, pongono l’enfasi sullo “spirito della legge” e anche sul dubbio funzionamento di un sistema legale che, in generale, offre poco aiuto ai poveri.

Discutere i dettagli dei progetti, comunque, non comunica in modo adeguato i fondamentali principi della Carta della Terra alle masse dello Sri Lanka e alle loro controparti in tutto il mondo che sopportano indicibili sofferenze. Così come la povertà economica o l’isolamento depriva gli abitanti dei villaggi anche di un minimo di felicità nella loro lotta per la sopravvivenza, giorno dopo giorno, allo stesso modo la povertà spirituale e il senso di alienazione rende vuoto il benessere materiale delle società post-industriali. Ecco perché il risveglio di tutto quanto Sarvoyada e la Carta Della Terra prefigurano è di una più profonda natura.

Perfino le migliori iniziative dei governi, e dei partiti politici, non produrranno i risultati desiderati se il singolo cittadino non le comprende o non vi partecipa spontaneamente.
Tutti noi avremmo dei benefici aiutando la gente comune a fare esperienza della gioia e della conquista dell’auto-governarsi attraverso la partecipazione.
Le Nazioni possono riunirsi, deliberare e fare dichiarazioni. Possiamo firmare accordi di cessate il fuoco e smettere di ucciderci a vicenda. La separazione di questi tentativi non ci consentirà di nutrire la vera totalità che, a quanto pare, abbiamo trascurato.
Se siamo saggi e devoti alla causa, possiamo trasformare le buone intenzioni in buone azioni che tutte insieme potranno davvero consentirci un viaggio più lungo e felice su questa Terra. Possiamo realizzare la speranza che tutti gli esseri viventi siano felici, anche nei momenti più brevi del viaggio.


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