La Carta della Terra

testo originale
traduzione di Franca Bossalino

 
 

Una versione finale della Carta della Terra è stata pubblicata dalla Earth Charter Commission a marzo 2000. Una sintesi del contesto e delle origini del documento aiuta a spiegare il suo scopo e il suo significato. E’ in corso un aggiornamento che descrive la Carta della Terra in azione negli anni 2000-2005: Earth Charter in Action >>>

Background storico, 1945-1994
Quando furono istituite le Nazioni Unite nel 1945, il suo programma per la sicurezza del mondo poneva l’accento sui diritti umani, la pace e l’equità dello sviluppo socio economico. Durante i primi 20 anni ben poca attenzione fu posta sul benessere ecologico. Le cose sono cambiate dopo la Conferenza di Stoccolma del 1972 sull’Ambiente Umano. Dall’inizio degli anni ’70, la sicurezza ecologica è emersa come la quarta preoccupazione delle Nazioni Unite.
Cominciando dalla Dichiarazione di Stoccolma, le nazioni del mondo hanno adottato più di 70 dichiarazioni, carte e trattati che cercano di costruire una cooperazione globale che protegga l’ambiente e integri conservazione e sviluppo. Inoltre, una varietà di organizzazioni non governative hanno scritto e fatto circolare almeno 200 delle loro dichiarazioni e trattati popolari che hanno affrontato i temi dell’ambiente, dello sviluppo e della giustizia sociale. In particolare negli ultimi dieci anni, alcuni di questi documenti e relativi rapporti internazionali riflettono una crescente consapevolezza del fatto che le sfide ambientali, economiche e sociali dell’umanità sono interconnesse e richiedono soluzioni integrate.
La Carta Mondiale della Natura, adottata dalla Assemblea delle Nazioni Unite nel 1982, è un documento fondamentale nello sviluppo di un’etica ambientale globale. E’ la prima dichiarazione intergovernativa che afferma il rispetto della natura come principio fondativi della protezione dell’ambiente e contiene una visione progressiva delle strategie e delle politiche richieste per raggiungere il benessere ecologico. Tuttavia, non articola completamente i legami tra il degrado ambientale e i temi come la povertà e l’equità dello sviluppo umano, ed è stata abbozzata prima che il concetto di sviluppo sostenibile venisse formulato nel 1987 dalla Commissione ONU sullo Sviluppo e l’Ambiente (WCED), nel suo rapporto “Il Nostro Futuro Comune.”
La WCED, presieduta da G.H.Brundtland, che ne diede la prima formulazione, fece il primo sforzo nella direzione della stesura della creazione di una Carta della Terra. Ne ‘Il Nostro Futuro Comune’, il WCED chiede “una dichiarazione universale” nella forma di ”una nuova carta” che consolidasse ed estendesse "principi giuridici rilevanti" creando “nuove norme…..necessarie a conservare la vita sul nostro pianeta comune" e di “guidare il comportamento dei governi nella transizione allo sviluppo sostenibile”.
La Conferenza delle Nazioni Unite sull’Ambiente e lo Sviluppo (UNCED), l’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992 ha accolto la sfida di redigere la Carta della Terra. Alcuni governi hanno sottoscritto le raccomandazioni. Molte organizzazioni non governative, compresi i gruppi che rappresentavano le più importanti religioni, sono stati attivamente coinvolti. Tuttavia, non era il momento giusto. A Rio fu abbozzata dalle NGO una Carta della Terra ma i tentativi di redigere una Carta della Terra dell’ONU fu abbandonata. Fu raggiunto un accordo sulla Dichiarazione di Rio, che pur essendo un documento valido, non contiene la visione etica che la Carta della Terra richiede. Mentre porta avanti una comprensione più integrata della connessione tra i temi ambientali, sociali ed economici, di quanto non avesse fatto la Carta Mondiale della Natura, trascura di riaffermare –nella Carta la forte etica ambientale della Carta Mondiale.

L’Iniziativa per la Carta della Terra, 1994-2000
Una nuova Iniziativa per la Carta della Terra fu lanciata nel 1994 sotto la guida Maurice Strong, già segretario generale sia alla Conferenza di Stoccolma che all’UNCED e presidente dell’Earth Council di nuova istituzione, e Mikhail Gorbachev nella funzione di Presidente della Croce Verde Internazionale. Il Consiglio sulla Terra fu istituito per continuare il lavoro interrotto dell’UNCED e per promuovere il completamento dell’Agenda 21, il piano di azione dell’Earth Summit. Jim Mc Neill, il precedente segretario del WCED e Ruud Lubbers, Primo Ministro dell’Olanda, sono stati fondamentali nel facilitare l’organizzazione del progetto della Nuova Carta della Terra. L’ambasciatore dell’Algeria Mohamed Sahnoun ha svolto il ruolo di direttore esecutivo del progetto nella sua fase iniziale.
Negli anni 1995-96, fu portata avanti una ricerca di ampio respiro nei campi della giurisprudenza internazionale, della scienza, della religione, dell’etica, della conservazione ambientale e dello sviluppo sostenibile in preparazione della bozza della Carta della Terra. L’Earth Council e un certo numero di organizzazioni partner, hanno condotto le consultazioni in tutto il mondo nel tentativo di promuovere il dialogo globale sui valori comuni e di rendere chiaro il consenso emergente in tutto il mondo sui principi della protezione dell’ambiente e sulla vita sostenibile. Il processo di consultazione cominciò con una conferenza internazionale al Palazzo della Pace all’Aja nel maggio 1995. Rappresentanti di 30 paesi e più di 70 organizzazioni parteciparono all’incontro dell’Aja. Fu elaborato uno studio di più di 50 strumenti legislativi internazionali intitolato Principi della Conservazione Ambientale e dello Sviluppo Sostenibile: Indice e Analisi (1996) che circolò come una risorsa per coloro che contribuivano al processo di consultazione.
Con il procedere delle consultazioni, si raggiunse un accordo generale su una serie di criteri finalizzati alla preparazione della Carta. Fu stabilito che la Carta dovesse essere una dichiarazione di principi etici fondamentali per la conservazione dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile, composta di principi di significato duraturo condivisi ampiamente da tutte le razze, le culture, le religioni e le tradizioni ideologiche; relativamente breve e concisa; un documento con una prospettiva olistica e una visione etica e spirituale, scritto con un linguaggio che ispira, chiaro, valido e significante in tutte le lingue; una dichiarazione che aggiunga a quanto è stato articolato già nei documenti più rilevanti, nuove significative dimensioni del valore.
All’inizio del 1997, l’Earth Council e La Green Cross International formarono una commissione di supervisione per la Carta della Terra. I cinque co-presidenti (e i membri della commissione) furono selezionati in modo da rappresentare le regioni del mondo: Kamla Chowdhry, Asia e Pacifico; Mikhail Gorbachev, Europa; Mercedes Sosa, America Latina e i Carabi; Maurice F. Strong, Nord America; and Amadou Toumani Touré, Africa and Medio Oriente. Un segretariato della commissione fu istituito all’Earth Council in Costa Rica, sotto la direzione esecutiva di Maximo Kalaw delle Filippine. Steven Rockefeller, un professore di religione e di etica al Middlebury College negli Stati Uniti, che aveva preparato l’Indice e l’Analisi nel 1996, fu invitato a dirigere il processo di redazione della bozza e venne istituito un apposito comitato internazionale.
Nel marzo 1997, fu pubblicata una Bozza Preliminare della Carta, a conclusione del Forum Rio+5. Il Rio+5, organizzato dall’Earth Council come parte di una verifica mondiale del progresso verso lo sviluppo sostenibile fin dal Summit di Rio, radunò 500 rappresentanti delle NGO e i Consigli Nazionali per lo Sviluppo Sostenibile. Durante i sei giorni del Forum, ebbero luogo intense consultazioni sul testo della Carta della Terra. La Bozza Preliminare, che conteneva un breve preambolo, 18 principi e una conclusione, ha dato una nuova prospettiva al dialogo internazionale sulla Carta della Terra.
Durante gli anni 1997-98, in tutto il mondo, furono organizzate numerose conferenze e incontri sui valori comuni e sul testo della Bozza Preliminare. Un sito internet fu creato dall’ Earth Council. Nel maggio 1998 Mikhail Gorbachev ospitò un incontro di tre giorni sulla Carta per i rappresentanti della Russia e dell’Europa e del Comitato di redazione. Ad Aprile, Gorbachev partecipò al Forum per i paesi del Pacific Rim a Kyoto, in Giappone. Nello stesso mese una conferenza speciale sulla Carta e i diritti umani, si tenne al Boston Research Center. Alcuni mesi dopo, seguì una conferenza sui fondamenti scientifici della Carta ospitato dall’Hasting Center, un’organizzazione statunitense specializzata in etica bio-medica e dell’ambiente. La Carta della Terra fu presentata e discussa in una serie di conferenze sulla religione e l’ecologia al Centro per lo Studio delle Religioni del Mondo all’Università di Harvard. Si costituirono Comitati Nazionali per la Carta della Terra in 35 differenti paesi. A dicembre del 1998 rappresentanti dei comitati di 24 nazioni si riunirono a Cuiabà, nel Mato Grosso, in Brasile, nel Congresso Continentale delle Americhe, per contribuire al processo di consultazione e al movimento per la Carta della Terra. Commenti e raccomandazioni sul modo di migliorare il testo della Carta furono inviate ai comitati preposti alla preparazione della Carta e misero in circolazione versioni del documento revisionato sottoponendole ad ulteriori commenti. Gradualmente la II Bozza prese forma.
All’inizio del 1999, si tenne un incontro speciale al Pocantico Conference Center della Fondazione dei Fratelli Rockfeller, vicino a New York, per completare il lavoro sulla II Bozza . A questo incontro parteciparono i rappresentanti di Argentina, Australia, Brasile, Canada, Costa Rica, Germania, Filippine, Pakistan, Russia e gli Stati Uniti e contribuirono i membri dell’India, Kenya e Olanda. In Aprile La Bozza II fu definitivamente approvata dalla Commissione per la Carta della Terra. Il numero dei principi fondamentali era stato ridotto a 16, ma erano stati aggiunti 55 principi collaterali e il documento era lungo più di 5 pagine. La Commissione richiese una continuazione del processo di consultazione internazionale per tutto il 1999.
Nei successivi 11 mesi numerose traduzioni della Carta della Terra furono completate e in molti paesi ebbero luogo dialoghi che coinvolsero sia gli esperti nei vari campi che i rappresentanti delle comunità locali. Durante il 1999, due conferenze on-line sul nuovo testo furono organizzate dall’Earth Council in inglese (aprile) e in spagnolo (novembre). Quella di aprile si tenne in un periodo di due settimane e attrasse partecipanti da 78 paesi e 300 università. Molti Forum nazionali per esaminare il testo si tennero in un certo numero di paesi, per esempio, un forum nazionale di 100 delegati ebbe luogo a Camberra, in Australia a febbraio. Tre conferenze regionali sulla Carta della Terra ebbero luogo tra il 1988 e il 1999 per fare una sintesi delle consultazioni a livello nazionale: in America Latina, in Asia centrale, in Africa, in Medio Oriente e a Cape Town nel dicembre del 1999. Presentazioni e workshop sulla Carta furono fatte al Parlamento delle Religioni del Mondo sempre a Cape Town.
Un gruppo di avvocati internazionali della IUCN Commission sulla legge ambientale analizzò attentamente il documento e fece le sue raccomandazioni. Il numero di Comitati nazionali della Carta della Terra arrivò a 45. Nell’ottobre 1999, i rappresentanti dei comitati nazionali parteciparono insieme alla commissione internazionale a una conferenza on-line di dieci giorni che si concentrò sul testo del documento. A gennaio 2000, ebbe luogo un altro incontro speciale internazionale nel tentativo di finalizzare il documento. Il lavoro continuò per tutto il mese di febbraio. La struttura fondamentale della Bozza Preliminare fu conservata. Comunque, furono fatte ampie rettifiche sulle parole e nell’ordine dei principi, nel tentativo di rendere il documento quanto più possibile conciso e coerente. Incontrandosi a Parigi a metà marzo, la Commissione per la Carta della Terra analizzò accuratamente il testo alla luce della discussione internazionale. La versione finale della Carta della Terra fu pubblicata il 24 marzo. La commissione, comunque, si era riservata il diritto di fare aggiustamenti al testo, se dopo quattro o cinque anni ci fossero stati motivi convincenti per farlo.

Influenze che hanno dato forma alla Carta della Terra
Oltre agli strumenti giuridici internazionali e alle dichiarazioni delle OGN, le idee e i principi contenuti nella Carta della Terra, sono derivati da una varietà di fonti. La Carta della Terra è influenzata dalla nuova visione scientifica del mondo, comprese le scoperte della cosmologia contemporanea, della fisica, della biologia evolutiva e dell’ecologia. La Carta discende dalla saggezza delle religioni del mondo e dalle tradizioni filosofiche. Riflette i movimenti sociali associati ai diritti umani, alla democrazia, all’uguaglianza dei generi, alla società civile, al disarmo e alla pace. E' costruita sui sette Summit delle Nazioni Unite sui bambini, l’ambiente, i diritti umani, le donne, lo sviluppo sociale e la città che hanno avuto luogo negli anni ’90. La Carta discende dal lavoro fatto nel campo dell’etica dello sviluppo ambientale e sostenibile nei 50 anni passati. Si è sviluppata alla luce dell’esperienza pratica e delle analisi di quei gruppi che hanno con successo seguito modi sostenibili di vita e di lavoro.
L’Iniziativa della Carta della Terra è parte del movimento mondiale dell’etica globale che cerca di identificare gli obiettivi comuni e i valori condivisi che trascendono i confini culturali, religiosi e nazionali. Il suo sviluppo è stato influenzato dalla crescita della letteratura sull’etica globale. Negli ultimi 30 anni del XX secolo, la pratica del dialogo transculturale e interreligioso si è diffusa enormemente e c’è una crescente consapevolezza del fatto che i popoli di diverse tradizioni condividono molti valori fondamentali. La “Dichiarazione per un’Etica Globale” fatta dal Parlamento delle Religioni del Mondo nel 1993 è un ottimo esempio. Inoltre, la crescente coscienza della interdipendenza globale e l’identificazione dei problemi comuni ha intensificato la ricerca di principi etici condivisi e la loro articolazione. La consultazione per la Carta della Terra ha promosso il dialogo mondiale sull’etica globale e la visione etica contenuta nella Carta porta un contributo importante alla ricerca dell’etica globale.
Come suggerisce la vasta gamma delle riferimenti su cui è fondata, la Carta della Terra, non è soltanto un documento sulle relazioni tra l’umanità e l’ambiente. E’ stata strutturata sulla comprensione che le sfide ambientali, economiche, sociali, politiche, culturali e spirituali che l’umanità ha di fronte sono interconnesse e che possono efficacemente essere affrontate con soluzioni globali integrate. Tutti i principi contenuti nella Carta sono relazionati ai temi ambientali, ma non hanno a che fare esclusivamente con i temi ambientali.
La commissione per la Carta della Terra ha preso la decisione di formularla innanzi tutto come un trattato dei popoli e non come uno strumento intergovernativo, per due ragioni. La prima è che negli anni ’90 la maggior parte dei governi si preoccupava della promozione della crescita economica, trascurando di rispondere alla sfida costituita dall’adozione di modelli di sviluppo sostenibili, come sono stati definiti nell’Agenda 21 al Summit sulla Terra di Rio. Conseguentemente non erano preparati a prendere nuovi e più grandi impegni etici. Era chiaro che una formulazione intergovernativa non avrebbe prodotto un documento forte. La seconda è che il collasso del comunismo sovietico e la fine della Guerra Fredda aveva portato a un rinnovamento della società civile in molte nazioni, col risultato dell’emergere di una società civile globale sempre più influente comprendente una rete mondiale di NGO collegate dalle nuove tecnologie della comunicazione. Questa società civile globale sta avendo un ruolo sempre più importante nel guidare il mondo verso modi sostenibili di vivere. Comunque, al fine di essere efficaci nel persuadere i governi e i presidenti delle aziende a cooperare, i singoli cittadini e la società in generale hanno bisogno di una visione ispiratrice e condivisa dei valori fondamentali che guidano la programmazione, la politica e l’azione. Con queste considerazioni in mente, la Commissione ha deciso di portare avanti il processo di formulazione della Carta come iniziativa della società civile.
Questa decisione non ha modificato la speranza che la Carta potesse essere appoggiata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La Carta può servire efficacemente come trattato e come strumento dei popoli per motivare e guidare la società civile senza il supporto formale delle Nazioni Unite. Comunque se la Carta della Terra venisse appoggiata dalla Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ciò aumenterebbe la statura della Carta come documento di legge e ne accrescerebbe l’influenza sui governi, sugli affari e sulla legge internazionale.
Riguardo al rapporto tra la Carta della Terra e la legge internazionale, il documento è coordinato con un vero e proprio trattato giuridico pensato per costituire una struttura legale integrata per tutta la giurisprudenza e le politiche relative allo sviluppo ambientale e sostenibile. L'Alleanza Internazionale sull’Ambiente e lo Sviluppo, che, come la Carta della Terra, fu originariamente proposta ne ”Il Nostro Futuro Comune”, è stata presentata dalla Commissione sulla Legge Ambientale all’Unione Mondiale per la Conservazione (IUCN). Dopo sei anni di lavoro, fu presentata alle Nazioni Unite, nel 1995, una Bozza di Alleanza che attualmente si sta revisionando alla luce dei commenti ricevuti dai governi. Per tre anni i membri della Commissione IUCN, compresi i presidenti, passati e presenti, della Commissione, Parvez Hassan del Pakistan e Nicholas Robinson degli Stati Uniti, sono stati attivamente coinvolti nella elaborazione della Carta della Terra che costituisce il fondamento etico dell’Alleanza. L’Alleanza revisionata sarà di nuovo presentata alle Nazioni Unite nel prossimo futuro nella speranza che generi l’interesse dei governi e il supporto richiesto per cominciare le negoziazioni formali sul documento.

Molti sono stati favorevoli a un testo breve con un sintetico preambolo e non più di 12 concisi principi. Altri si sono battuti per un documento più sostanziale come una dichiarazione delle Nazioni Unite che include le linee guida per l’attuazione. Una Carta molto breve sarebbe stata più accessibile e poteva essere memorizzata facilmente. Il problema di un documento breve è quello che si lascia fuori. Le sfide più grandi che l’umanità ha di fronte sono complesse e interconnesse e le linee guida etiche necessarie non possono nella maggioranza dei casi essere ridotte a frasi di poche parole come “pensare globalmente, agire localmente.” Inoltre, molti gruppi che si sentono marginalizzati ed esclusi dai processi decisionali sono particolarmente a disagio all’idea di una Carta della terra breve con un numero limitato di principi molto generali. Sono convinti che coloro che si trovano nelle posizioni di potere interpreteranno come vorranno il significato di tale documento e che ci saranno ben poche occasioni di discussione Questi gruppi chiedono un linguaggio più articolato e principi che qualifichino e chiarifichino. C’è un’altra considerazione importante. Anche se la Bozza IUCN dell’Alleanza descrive dettagliamene le implicazioni pratiche di gran parte della Carta della Terra, potrebbero essere necessari molti anni di negoziazioni prima che i governi si accordino sull’Alleanza. Pertanto, la Carta della Terra deve essere un documento autonomo.
Con tutte queste preoccupazioni e considerazioni in mente, il comitato ha preso la decisione di strutturare la Carta della Terra come un documento stratificato con un preambolo che descrive in termini generali la sfida fondamentale, 16 principi fondamentali e altri principi di supporto, e una conclusione che contenga un appello all’impegno e all’azione. Questo approccio rende possibile una versione abbreviata che include il preambolo e soltanto 16 principi fondamentali. Mentre il testo aumentava in lunghezza, i principi fondamentali furono divisi in quattro parti, in modo da rendere facilmente comprensibili l’organizzazione e i temi principali. La prima parte contiene 4 principi generalissimi che servono come una breve sintesi della visione contenuta nella Carta della Terra. I 61 principi di supporto che seguono, articolano i temi critici e chiarificano il significato dei principi fondamentali. Il Comitato per la Bozza è rimasto fermo nel mantenere la Carta quanto più possibile breve e concisa. Ha, perciò, limitato il documento ai valori etici fondamentali ed ai principi che mettono in primo piano le strategie più importanti per avere un mondo giusto, sostenibile e pacifico. La Carta non cerca di identificare il meccanismo e gli strumenti richiesti per realizzare la sua visione etica e strategica.
Completato il processo preliminare, l’Iniziativa per la Carta della terra è entrata in una nuova fase. L’obiettivo adesso è quello di far circolare il documento, di promuoverlo come strumento educativo e come guida per l’azione responsabile nella società civile, negli affari e nei governi. Debbono costruirsi associazioni con molte organizzazioni. La Commissione per la Carta ha costituito un nuovo Comitato Guida internazionale incaricato della programmazione e della supervisione delle attività più importanti. Il 29 giugno 2000, la Carta della Terra con il supporto della Regina Beatrice di Olanda, ha formalmente lanciato questa nuova fase dell’Iniziativa per la Carta della Terra al Palazzo della Pace dell’Aja:

Links
STATUTO DELLA CARTA DELLA TERRA

Testi tradotti (da Franca Bossalino):
Brendan Mackey, Integrità ecologica - Un impegno per la vita sulla terra, 2005
Ruud Lubbers, Il cambiamento di paradigma: dall'economia all'ecologia, 2005
A.T. Ariyaratne, Awakening and the Earth Charter in Sri Lanka, 2005
Nigel Dower, La Carta della Terra e la cittadinanza globale, 2005
Yunhua Liu, L’integrazione della conoscenza, dei valori e delle abilità necessarie per un modo di vivere sostenibile nell’educazione ufficiale e nel Life-long learning, 2005
Hazel Henderson, Oltre l’economia: verso l’etica della terra, 2005
Sergey Shafarenko, Un test per la maturità della specie umana, 2005

 

 

<< Cronologia degli eventi e documenti