Diar_Ambiente - Didattica sostenibile

..."Ci sono centinaia di migliaia di ragazzi che studiano oggi e che sono privi di una alfabetizzazione ecologica. Non hanno una visione totale della situazione globale che stiamo affrontando e di quello che succederà dopo. E non sono solo gli studenti-nemmeno i loro insegnanti ne sono completamente consapevoli.
Perciò noi proponiamo di agire in due modi. Uno è un modo immediato, e uno è a breve termine. Quello immediato è ben definito: ci rivolgeremo ad ogni scuola di progettazione del mondo, globalmente, e chiederemo ad ogni insegnante di aggiungere una frase ad ogni problema che viene affrontato nei loro laboratori progettuali. Non chiederemo di cambiare i corsi- chiederemo di aggiungere una frase.
La frase è la seguente: “Il progetto deve impegnarsi rispetto all’ambiente in modo da ridurre drasticamente o addirittura eliminare l'uso di combustibili fossili.”
Questo provocherà una reazione a catena in tutta la popolazione studentesca. Infatti, quello che gli studenti faranno all’inizio di ogni nuova esercitazione è una ricerca sull’argomento. Poi torneranno in aula con tutte le informazioni che avranno trovato, facilmente e rapidamente poiché sono disponibili in Internet. Poi porteranno tutti gli altri, compresi i docenti, a procedere velocemente sui vari temi, sulle strategie del progetto, sulle tecnologie disponibili e sul programma progettuale. A cominciare da questo, le università e gli studi professionali diventeranno strumenti per trasformare il progetto. Se si porta avanti il tema della soluzione creativa dei problemi, verranno fuori moltissimi modi di affrontarli che non avremmo mai immaginato. E questa è la bellezza del fare questo cambiamento subito. Successivamente, nel breve termine, possiamo lavorare per un approccio sistematico -tra il 2007 e il 2010- al fine di portare la vera alfabetizzazione ecologica in tutte le scuole di architettura". Da un'intervista a Ed Mazria, 2007