RALPH L. KNOWLES: PROGETTARE CON IL SOLE
Professore emerito alla Scuola di Architettura della University of Southern California -USC, membro della American Solar Energy Society -ASES, premiato nel 2003 con il Passive Solar Pioneer Award e nel 1974 con la Medaglia alla Ricerca dell'American Institute of Architects -AIA.

<Il concetto dell’accesso al sole è un’astrazione generalizzata che deriva dalle osservazioni particolari. L’apparenza del mondo naturale abbonda di esempi di organizzazione basata sull’esposizione al sole. Inoltre, le osservazioni del mondo costruito moderno rivelano che in generale- e a questo riguardo- non abbiamo seguito l’esempio della natura. Le nostre città sono non-direzionali. I nostri edifici non sono differenziati dall’orientamento al sole. Sono statici, non rispondono ai ritmi dell’ambiente che li circonda. >

Testi
1-Estetica solare
2-Accesso al sole attraverso il progetto
3-L’involucro solare
4-Interstitium
5 Ritmi e Rituali
6-Rituali del Luogo

 

 

JOHN TODD: PROGETTARE CON GLI ECOSISTEMI NATURALI
Biologo, lavora nel campo della progettazione ecologica, con l'obbiettivo di risolvere i problemi della produzione alimentare e del trattamento delle acque di scarico. Todd è l'inventore delle "macchine viventi", e ha ricevuto il premio Buckminster Fuller Challenge 2008. Autore insieme alla moglie del libro "Progettare secondo natura", Elèuthera Edizioni, Milano 2007.

<... perché non prendere tutta la conoscenza che abbiamo della natura, imparare da una foresta o da un lago, e convertirla in tecnologie che nel futuro potrebbero alimentarci, fornirci l’energia, trasformare i nostri rifiuti e perfino restaurare i nostri ambienti degradati? Sappiamo che in natura ci sono efficienza, ingegnosità e relazioni simbiotiche tanto potenti che se noi potessimo decodificare il suo linguaggio potremmo cambiare il modo in cui facciamo le cose.>

Testi
Intervista con John Todd
Le macchine viventi

Links
Todd Ecological Design
http://en.wikipedia.org/wiki/John_Todd_(biologist)

 

 

JANINE BENYUS: COSA PUO' INSEGNARCI LA NATURA?
Biologa, scrive sulle scienze della vita. Fondatrice e Presidente del Biomimicry Institute, un'organizzazione no profit la cui missione è di promuovere la trasposizione di idee, progetti e strategie dalla biologia al progetto dei sistemi umani sostenibili. Autrice di BIOMIMESI, L'INNOVAZIONE ISPIRATA DALLA NATURA (1997), sviluppa la tesi fondamentale sulla necessità per gli esseri umani di emulare nei loro progetti, in modo consapevole, lo spirito della natura.

<... La biomimicry è lo studio delle tecnologie sostenibili ispirate alla Natura. Edifici energeticamente efficienti modellati sul raffreddamento passivo dell’habitat delle termiti, rivestimenti con materiali non tossici ispirati alla pianta idrorepellente del loto, sono esempi di biomimicry che cambiano oggi il nostro mondo, anche se non abbastanza velocemente. Mentre gli uomini hanno da fare tanta strada per diventare una specie sostenibile nella biodiversità del pianeta, milioni di specie- ciascuna con quasi 4 miliardi di anni di verifiche sul campo- contengono idee tecnologiche che ci aiutano nella nostra ricerca.>

Testi
Intervista a Janine Benyus
Che cosa potrebbe insegnarci la natura?
The 11th Hour (estratto)

Links
http://www.biomimicryinstitute.org/
Video Janine Benyus: 12 sustainable design ideas from nature
Biomimesi: l'unico ecodesign possibile, intervista a Taryn Mead di Araceli de la Parra
http://www.asknature.org/

 


FABRIZIO CAROLA: PROGETTARE E COSTRUIRE CON IL LUOGO
Architetto napoletano, si forma alla Scuola Nazionale Superiore d’Architettura di Bruxelles, fondata da Van de Velde, dove si diploma nel 1956, si laurea a Napoli nel 1961.
Dal 1972 va in Africa, dove per conto di organizzazioni non-governative e successivamente nell’ambito della cooperazione, Caròla conduce una serie di ricerche sull’abitare, sull’edilizia scolastica, sulle tecniche costruttive tradizionali. Tra le sue opere principali, l’Ospedale regionale a Kaedi (Mauritania, 1984), il Centro di ricerca di medicina tradizionale a Bandiagara (Mali, 1988), il Mercato per erboristi a Bamako (Mali, 1994), il Centro di formazione per il Sahel a Mopti (Mali, 1996), l'edificio per bambini a Bamako (Mali, 1998), l’Hotel a Bandiagara (Mali, 1999).
Nel 1987 fonda l’organizzazione onlus N:EA Napoli: Europa Africa, dal 2002 riconosciuta come ONG, impegnata nel continente africano in progetti di sviluppo di architettura biocompatibile e di formazione tecnica, in particolare in Mali, Costa d’Avorio e Eritrea. La N:EA organizza in Italia a San Potito Sannitico (CE), dei laboratori di costruzione con le tecnologie tradizionali.

<Sono sempre stato rispettoso del rapporto fra materiale, tecnologia, funzione e forma perché dal corretto rapporto di questi quattro elementi dipende l’economia del progetto ed anche la sua riuscita. Nella maggior parte dei casi, nel nostro mondo occidentale questo rapporto conduce a una soluzione a superfici piane a ‘reprimere’ il desiderio di superfici curve, giudicate troppo complesse e onerose da realizzare.
In Africa, invece, ho trovato condizioni del tutto diverse che ribaltavano la situazione, per cui l’uso delle forme curve, si rivelava una soluzione logica.[...] La terra, materiale abbondante e a costo quasi nullo, sotto forma di mattoni cotti o crudi, è il materiale più economico e diffuso.
Per utilizzare il mattone o la pietra anche in copertura, in sostituzione del legno, ferro o cemento, bisogna ricorrere necessariamente alle strutture compresse e cioè: volte, archi e cupole.>

Links
Memorie di un architetto col mal d’Africa: Fabrizio Caròla a colloquio con Luigi Alini
http://www.neagora2111.net/
http://www.neaculture.it/

 


GLENN MARCUS MURCUTT: TOCCARE LA TERRA CON LEGGEREZZA
Glenn Murcutt nasce a Londra nel 1936 da genitori australiani.
Medaglia d’oro del Royal Australian Institute of Architects e Medaglia Alvar Alto, nel 1992; Premio Richard Neutra per l’insegnamento nel 1998; premio ‘Green Pin’ della Royal Danish Academy of Architects nel 1999; Medaglia d’oro Thomas Jefferson per l’Architettura nel 2001; Pritzker Price per l’Architettura nel 2002 e premio Kenneth F. Brown per l’Architettura e la Cultura nel 2003. E’ membro onorario dell’ American Institute of Architects, del Royal Institute of British Architects, del Royal Architectural Institute of Canada, della Finnish Association of Architects e dell’Architects Institute in Taiwan, Scotland and Singapore. E’ Presidente fondatore della Australian Architecture Association e Preside della Architecture Foundation Australia. Il 2 gennaio 2009 l’American Institute of Architects ha conferito a Glenn Murcutt la Medaglia d’Oro 2009 che viene attribuita annualmente a quanti, attraverso il proprio lavoro, hanno influenzato significativamente la teoria e la pratica dell’Architettura.

<Ho sempre creduto nella scoperta piuttosto che nella creatività. Credo che tutto ciò che esiste o che ha la potenzialità di esistere è qui per essere scoperto. Noi non lo creiamo, credo infatti che noi lo scopriamo. Considero l’architettura come un percorso di scoperta.>

<Ho lavorato per 35 anni catturando i doni del pianeta per l'homo sapiens - il vento, il sole, l'ombra, i profumi delle piante, l'acqua, l'orizzonte, la geologia, la flora, la fauna, la falda acquifera, le modalità del drenaggio, la topografia/i confini, e altro ancora...>

<Il futuro è nelle mani dei nostri architetti più giovani e nella nostra comprensione della conservazione e dell'ecologia del nostro pianeta... Penso che il paesaggio sia proprio l'elemento che accomuna tutti noi, più di ogni altro... Sto parlando della conservazione dei materiali, della conservazione della terra, del mantenere la crescita delle vecchie foreste, della comprensione della nostra capacità di costruire in modo sostenibile.>

Links
Discorso di accettazione del Premio Pritzker 2002
Le opere di Glenn Murcutt
Architecture Foundation Australia